Dicono di Noi.....

Grazie a Radionews24 per l'invito come ospite all'interno dello spazio #radiolivesocial
Abbiamo parlato dell'importanza di crescere col #sorriso ai tempi del #Covid, piccoli consigli per recuperare i danni da stress della pandemia.
Per tutti gli interessati vi invito a seguire la mia pagina Facebook Dott.ssa Emanuela Tesei - Psicologa ed Instagram @psicologaemamma 
L'intervista è andata in onda in radio e sul canale 48 del digitale terrestre all'interno del programma #livesocial , per chi non fosse riuscito ad ascoltarla, se avete piacere, vi posto la registrazione....spero l'ascoltiate!
Grazie.
#psicologia #covid19 #radionews24 #psicologaemamma #bambini #adulti #vita #life #smile #positivewibes

La psicologa Emanuela Tesei parla della vexata quaestio più ricorrente tra i neo genitori: perché il bambino non dorme?

Chi, alle prese con un neonato, non si è mai chiesto: perché il bambino non dorme?

bambino non dorme

C’è una emozione capace di chiudere le porte al sonno: l’insicurezza.

L’impressione o il timore di un pericolo frenano il sonno questo perché in natura la sopravvivenza è il primo obiettivo ed essere svegli e vigili può essere vitale.

Come si può dormire se si è in apprensione per qualcosa?

Si riesce ad addormentarsi solo se ci sente protetti e in luogo sicuro e il luogo più sicuro per un cucciolo è vicino alla propria madre.

Soprattutto per i bambini molto piccoli, tra 1 e 3 anni, essere separati dalla mamma fa nascere un’ intrattenibile sensazione di ansia presente biologicamente anche in altri animali, denominata “ansia da separazione”.

Separato dalla mamma il bambino piange e quindi non dorme, poiché l’ansia impedisce il sonno;

per dormire sereni e senza ansie i bambini cercano naturalmente il posto che li fa sentire più sicuri: le braccia della mamma.

Dormire da soli?

Da qualche decennio si è diffuso l’uso di abituare i bambini a dormire da soli, in un letto separato o in un’altra stanza, a fare a meno anche della presenza dei genitori nel momento dell’addormentamento.

Queste recenti scelte educative sono dettate dalla nostra convinzione che i bambini debbano imparare fin da subito a rendersi autonomi ed indipendenti.

Ma questa moda nata in America ha fatto moltiplicare nel mondo occidentale i cosiddetti disturbi del sonno, proteste per andare a letto, lungo tempo per addormentarsi, risvegli notturni con pianti e tentativi di raggiungere la mamma nel lettone.

Si tratta di strategie istintive di comportamento che il bambino mette in atto per conseguire la vicinanza con la madre.

Nessun bambino impara queste tecniche (piangere, tendere le braccia per essere presi in braccio, aggrapparsi) ma le mette in atto sin dalla sua nascita perché servono da richiamo per raggiungere, o tenersi vicino, mamma e papà e sentirsi così sicuri e tranquilli.

Il bambino non dorme, ma si può cambiare!

Concludendo, il sonno è indispensabile, favorisce il recupero della stanchezza fisica, è necessario per la crescita, fa riposare la mente e calma le tensioni accumulate durante la giornata.

Facilita inoltre la maturazione del sistema nervoso e aiuta a memorizzare le informazioni acquisite nel corso della giornata.

Per questo è importante che i bambini riposino bene.

PE’ quindi necessario accompagnare i bambini con un pre-nanna soft, calmo ed affettuoso.

I bambini che vengono accompagnati con affetto durante il rituale della nanna beneficiano di un afflusso di ossitocina e oppioidi al cervello.

Questi ormoni, prodotti in modo naturale  dall’organismo, aiutano i bambini a dormire.

Fare in modo che i bambini non vadano a letto arrabbiati, le crisi di rabbia sfociano spesso in incubi.

Videogiochi, tv, tablet e telefonini

I videogiochi, la televisione, gli schermi in genere non sono indicati per l’addormentamento.

Sono attività eccitanti e la luminosità degli schermi disturba il sonno, per via di particolari secrezioni ormonali, che attualmente sono oggetto di ricerche scientifiche.

Prediligere parole cantilenate, parole ripetute, onomatopee, frasi e storielle semplici. 

La voce materna arriva dove non può arrivare quella di nessun altro.

Dott.ssa Emanuela Tesei


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Dott.ssa Emanuela Tesei

Psicologa del Lavoro e delle Organizzazioni, dopo la laurea Specialistica in Psicologia del Lavoro, delle Organizzazioni e della Sicurezza Sociale, conseguita presso l’Università degli Studi dell’Aquila, si è formata, presso la medesima Università, ottenendo il Master ed il titolo di  Esperta in Didattica e Psicopedagogia per i Disturbi Specifici di Apprendimento .

Si occupa di training cognitivo, lavorando sull’autostima, l’autonomia a l’attenzione di bambini e ragazzi soprattutto in presenza di Disturbi Specifici di Apprendimento (Dislessia, Discalculia, Disortografia, Disgrafia).

Lavora inoltre con gli adulti, la famiglia, curando anche il rapporto con la scuola.

Emanuela Tesei

Riceve a Fermo, in via Bellesi 66

Tel. 334.1578396

emanuela.tes@gmail.com

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Alla ricerca del sonno perduto:
consigli e astuzie nel quotidiano

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L’ESPERTA – La psicologa Emanuela Tesei dà qualche consiglio a mamme e bambini per riposare meglio e migliorare la qualità del sonno

emanuela-tesei

La psicologa Emanuela Tesei

La psicologa Emanuela Tesei, in previsione dell’incontro “Notti bianche giorni neri. Alla ricerca del sonno perduto” dà qualche consiglio a mamme e bambini per riposare meglio e migliorare la qualità del sonno.

A cosa serve il sonno? Il sonno serve a tutto, mentre si dorme si favorisce il recupero della  stanchezza fisica, è necessario per la crescita, fa riposare la mente e calma le tensioni accumulate  durante la giornata. Facilita inoltre la maturazione del sistema nervoso e aiuta a memorizzare le informazioni acquisite nel corso della giornata. Insomma il sonno è indispensabile, senza sonno non si può restare; un animale privato del sonno  semplicemente muore, perché senza il sonno il cervello non ripristina le sue funzioni.

bambini-dormirePer questo è importante che i bambini riposino bene. Ecco alcuni consigli:

Accompagnare i bambini con un pre-nanna soft, calmo ed affettuoso. I bambini che vengono accompagnati con affetto durante il rituale della nanna beneficiano di  un afflusso di ossitocina e oppioidi al cervello. Questi ormoni, prodotti in modo naturale  dall’organismo, aiutano i bambini a dormire.

Le crisi di rabbia sfociano spesso in incubi, fate in modo che i bambini non vadano a letto  arrabbiati.

I videogiochi e la televisione non sono indicati per l’addormentamento. Sono attività eccitanti e la luminosità degli schermi disturba il sonno, per via di particolari secrezioni ormonali, che attualmente sono oggetto di ricerche scientifiche. Prediligere parole cantilenate, parole ripetute, onomatopee, frasi e storielle semplici.  La voce materna arriva dove non può arrivare quella di nessun altro.

https://www.cronachemaceratesi.it/junior/2016/11/30/alla-ricerca-del-sonno-perduto-consigli-e-astuzie-nel-quotidiano/10129/

Alla ricerca del sonno perduto:
come sconfiggere l’insicurezza

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L’ESPERTA – I consigli della psicologa Emanuela Tesei. sabato pomeriggio A Montecosaro un incontro per affrontare queste tematiche

emanuela-tesei

Emanuela Tesei

La psicologa Emanuela Tesei, in previsione dell’incontro “Notti bianche giorni neri. Alla ricerca del sonno perduto” dà qualche consiglio a mamme e bambini per riposare meglio e migliorare la qualità del sonno.

Cosa succede nel bambino? Perché non dorme? C’è un’emozione capace di chiudere le porte al sonno: l’insicurezza. L’impressione o il timore di un pericolo frenano il sonno questo perché in natura la sopravvivenza è il primo obiettivo ed essere svegli e vigili può essere vitale. Come si può dormire se si è in apprensione per qualcosa? Si riesce ad addormentarsi solo se ci sente protetti e in luogo sicuro e il luogo più sicuro per un cucciolo è vicino alla propria madre.

bambini-dormire-2Soprattutto per i bambini molto piccoli, tra 1 e 3 anni, essere separati dalla mamma fa nascere un’intrattenibile sensazione di ansia presente biologicamente anche in altri animali, denominata “ansia da separazione”. Separato dalla mamma il bambino piange e quindi non dorme, poiché l’ansia impedisce il sonno; per dormire sereni e senza ansie i bambini cercano naturalmente il posto che li fa sentire più sicuri: le braccia della mamma. Da qualche decennio si è diffuso l’uso di abituare i bambini a dormire da soli, in un letto separato o in un’altra stanza, a fare a meno anche della presenza dei genitori nel momento dell’addormentamento, queste recenti scelte educative sono dettate dalla nostra convinzione che i bambini debbano imparare fin da subito a rendersi autonomi ed indipendenti.

bambini-dormonoMa questa moda nata in America ha fatto moltiplicare nel mondo occidentale i cosiddetti disturbi del sonno, proteste per andare a letto, lungo tempo per addormentarsi, risvegli notturni con pianti e tentativi di raggiungere la mamma nel lettone. Si tratta di strategie istintive di comportamento che il bambino mette in atto per conseguire la vicinanza con la madre. Nessun bambino impara queste tecniche (piangere, tendere le braccia per essere presi in braccio, aggrapparsi) ma le mette in atto sin dalla sua nascita perché servono da richiamo per raggiungere, o tenersi vicino, mamma e papà e sentirsi così sicuri e tranquilli.

 

https://www.cronachemaceratesi.it/junior/2016/12/08/alla-ricerca-del-sonno-perduto-come-sconfiggere-linsicurezza/10143/

 

Dott.ssa Tesei Emanuela

Psicologa del Lavoro e delle Organizzazioni.

Esperta in Didattica e Psicopedagogia per i Disturbi Specifici di Apprendimento.

 

Riceve su appuntamento chiamando il numero 334.1578396 a Fermo e a Torre San Patrizio.

Svolge attività di diagnosi cognitiva legata ad attenzione, memoria ed apprendimento; diagnosi della sfera emotiva, demotivazione scolastica, ansia prestazionale, problemi relazionali.

Disturbi Specifici di Apprendimento, Dsa, Dislessia, Discalculia, Disortografia, Disgrafia.

 

Consulenza e Docenza in materia di Benessere psicofisico, gestione del Clima aziendale, comunicazione e stress lavoro correlato, gestione del gruppo di lavoro.

Tel: 334.1578396

 

Mail: emanuela.tes@libero.it

PEC: emanuela.tesei.142@psypec.it

 

Via Bellesi, 66      Fermo (FM)

Via Cruce, 16/A   Torre San Patrizio (FM)


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